Tensione Iran. Razzi contro base militare in Iraq, il bilancio è di quattro feriti. A Teheran manifestazioni contro Khamenei per l’aereo abbattuto.
Iran, nuova giornata all’insegna della tensione. Mentre proseguono le manifestazioni a Teheran per l’aereo di linea abbattuto dall’esercito, quattro razzi hanno colpito la base di Balad, in Iraq. Nella base sono presenti anche soldati statunitensi.
Iran, razzi contro base in Iraq, feriti quattro soldati iracheni
Il bilancio dell’attacco è di quattro feriti. Si tratterebbe di soldati iracheni. Quasi tutti i militari statunitensi hanno lasciato la base in questione alla luce della crescente tensione con l’Iran in seguito all’attacco con il quale gli americano hanno eliminato il Generale Soleimani.
Iran, manifestazioni contro Khamenei per l’abbattimento dell’aereo
Cresce intanto la tensione in Iran. Dopo che il governo ha ammesso l’abbattimento dell’aereo della Ukraine Arlines, migliaia di giovani sono scesi in piazza per manifestare contro le massime autorità del paese.
Si registrano scontri ad Azadi Square, dove gli agenti della polizia avrebbero aperto il fuoco sulla folla.
Manifestazioni in Iran, Trump: “Non sparate sulla folla”
Il presidente statunitense Donald Trump, con un tweet quasi minatorio, ha invitato le autorità iraniane a non uccidere i manifestanti.
“Migliaia di persone sono già state uccise o incarcerate da voi e il mondo sta guardando. Ancora più importante, gli Stati Uniti stanno guardando. Ripristinate le connessioni Internet e lasciate che i giornalisti navighino gratis! Smettete di uccidere il vostro grande popolo iraniano!”
Di seguito il tweet condiviso da Donald Trump.
Durante le manifestazioni le forze dell’ordine avevano fermato anche l’ambasciatore britannico. Il diplomatico, rilasciato dopo poche ore, ha negato ogni suo possibile coinvolgimento nella questione.
L’arresto non ha fatto però piacere al governo britannico, che ha accusato l’Iran di aver violato le normative internazionali.
“L’arresto del nostro ambasciatore a Teheran senza motivi o spiegazioni è una flagrante violazione della legge internazionale“, ha dichiarato il Ministro degli Esteri britannico.